DAL GENERALE MANHÈS, A GIORGIO BOCCA, AL CASO RIACE…
I “liberatori” (dalle pene di questo mondo) venuti a portare l’egalitè dei cimiteri, mentre rubavano tutto il rubabile, descrissero la Calabria paradiso abitato da diavoli, e il generale Manhès la rese un inferno, sterminando, torturando, stuprando, radendo al suolo paesi (mais avec beaucoup de fraternitè, naturellement); Giorgio Bocca definì “Inferno” il Sud, descrivendo anche un Aspromonte infernale ma più inventato che visto, come ha dimostrato Mimmo Gangemi; oggi il concetto è ripreso a proposito del caso Riace. Su questo, fa una interessante riflessione Ilario Amendolia, direttore de “La Riviera” (a parte quel “bravo giornalista” per Francesco Merlo, di cui ricordiamo le intemerate antiterroniche da “meridionale evoluto”, tanto da riuscirle a comporre meglio a Paris, sur le rives de la Seine, non sappiamo se pure “sur le bateau-mouche”, come la Marianne di Rino Gaetano).
http://www.larivieraonline.com/la-calabria-%C3%A8-l%E2%80%99inferno