E ora, rieditati da Amazon, anche “Carnefici”, “Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio”, “Mai più terroni. La fine della Questione meridionale”, “Terroni ‘ndernescional. E fecero terra bruciata”, “L’Italia è finita. E forse è meglio così”; che si aggiungono a “Giù al Sud” e “Elogio dell’errore”.
Ovviamente, come già detto, tale scelta non è “contro” gli editori, verso i quali, da autore, non posso che aver sentimenti di gratitudine e collaborazione, visto che da una trentina di anni ci lavoro, con reciproca soddisfazione. Il fatto è che il mercato editoriale è sempre più accelerato, e i libri si danno velocemente il cambio sui banchi delle librerie, dove invecchiano in fretta.
Così, agli editori tocca affidare al magazzino le tirature che non possono stare in giacenza nelle librerie, oltre un certo tempo (sempre più breve). E questo rappresenta un tale costo (il maggiore del fare libri), che appena l’introito della vendita annua di copie scende al di sotto della spesa per conservarle, è preferibile rinunciarvi. E quei titoli, che pure avrebbero ancora vita, diventano muti. Ma finché non scadono i termini di contratto, restano proprietà dell’editore, bloccati.
Così, a mano a mano che i diritti tornavano a me, me li sono tenuti e ora li trasferisco su Amazon. Perché? Perché non ha i problemi degli editori classici: quando arriva l’ordine, fosse anche solo di una copia, la si stampa e consegna. In questo modo, i libri restano vivi; e la ragione per cui furono scritti non muore.
Per lo stesso motivo, ho preferito non intervenire per aggiornarli (qualcosa è cambiata, in certi casi; alcune esperienze hanno avuto evoluzione un po’ diversa dalla condizione in cui vennero colte e riferite. Ma proprio questo descrive il tempo in cui sorsero e andare a mutarne il racconto a posteriori sarebbe, in un certo senso, una falsificazione).
Spero di aver reso, nel mio piccolo, un servizio.
I prezzi dei libri sono calibrati da Amazon, in base a parametri che valgono per tutti e tengono conto delle dimensioni, del materiale della copertina, eccetera. Ma sono, comunque, popolari, come si vede. E questo è bene, perché agevola la circolazione dei libri: cosa che non può che far piacere a chi li scrive.