MINISTERO INTERNI E PREFETTURA IN PROCESSO CONTRO MIMMO LUCANO E NON CONTRO I LADRI DI 49 MILIONI
Il ministero dell’Interno e la prefettura si costituiscono parte civile al processo contro Mimmo Lucano. Una vera vergogna che abbiano trascurato di farlo anche l’Onu, i Berretti Verdi, il Ku Klux Klan, Putin, i veterani della guerra di Corea e la ‘ndrangheta! La giustizia non può essere lasciata sola contro chi demolisce le ragioni della “società civile” leghista (dagli al terrone! Ora però il terrone ci serve, in tutti i sensi. Allora dagli al nero, al migrante, all’ultimo della terra: l’importante è avere e indicare qualcuno da odiare e che sia fra noi e lo zero).
Il ministro dell’Interrno è lo stesso Salvini segretario della Lega che ha fatto sparire 49 milioni di euro e stiamo ancora aspettando di sapere come si chiama la donna delle pulizie terrona che se li è portati via con il secchio dell’acqua sporca.
È lo stesso segretario della Lega che ha ritirato la costituzione di parte civile al processo contro i presunti ladri dei 49 milioni e, costretto dalla legge a denunciare qualcuno, ha risparmiato l’ex segretario già pluricondannato per altre cose, Umberto Bossi, facendolo pure eleggere presidente del partito e senatore (premio?), e se l’è presa con il “ragionierie” che teneva i conti del partito.
LA LEGA CHE PORTA PREGIUDICATI AL GOVERNO
È lo stesso segretario della Lega che ha portato al governo un pregiudicato per bancarotta fraudolenta, Armando Siri (con un socio sotto inchiesta antimafia a Reggio Calabria), presunto percettore di una tangente di 30mila euro da parte di Paolo Arata, consulente per temi ambientali della Lega, in rapporti d’affari con il prestanome del boss primula rossa della mafia, Matteo Messina Denaro, e che adesso, come pare sia uso della Lega, potrà fare consulenze dal carcere (prevengo la domanda: no, ministero dell’Interno e prefettura non si costituiscono parte civile), mentre il figlio (quello non finito in galera con lui: sempre di Arata si parla), è assunto a palazzo Chigi dal potentissimo settosegretario leghista Giorgetti, quale esperto di non mi ricordo cosa e speriamo lo sappia Giorgetti.
Ed è sempre lo stesso segretario di quel partito con un sindaco agli arresti che fa il sindaco pur se “ar gabbio” (ancora a proposito di competenze leghiste a… scacchi) e i cui collaboratori incontrano i loro capi al governo a Roma, per trovare una soluzione ai guai giudiziari o forse un prestigioso incarico “compensativo” per le conseguenze di quei guai, come il vice ministro Edoardo Rixi, che appena è stato condannato, ha ricevuto adeguata sistemazione?
Serve che vada avanti? Miei amici mi dicono che se continuo a ricordare ai terroni gli insulti di Salvini e i suoi (e gira voce che ancora lo facciano, in privato, a meno di non credere che abbiano cambiato idea, o fingere di crederlo, metti che sei di Potenza…), faccio un favore al Kapitone e alla Lega, perché il servo bacia la mano che lo colpì con il bastone (copywright De Andrè), vota da servo e scambia per cioccolata quella roba che gli hanno buttato (e gli buttano) in faccia.
Se ricordi che la Lega è ormai il partito con più dirigenti condannati, detenuti o sotto processo, gli faccio un favore, perché più li vedono delinquenti e impuniti, più l’ammirazione si traduce in voti (è così che dobbiamo leggerla?), incarnando il sogno italiano di rubare, corrompere e farsi corrompere, ma i ladri sono gli altri, imponi agli altri giacca e cravatta mentre tu rutti in canottiera, perché “io sono io e voi non siete un cazzo” (ricordate Bossi che fumava il sigaro in prefettura, mentre l’allora presidente della Regione Piemonte, Cota, originario di San Severo, Foggia, porgeva soccorrevole il portacenere? O Salvini che da consigliere comunale non dà la mano al presidente Ciampi, perché “Lei non mi rappresenta” e oggi resta seduto e sbracato quando entra il capo dello Stato, Mattarella?)…, e più ti votano. Non avendo alcuna stima per uno Stato nato male e cresciuto peggio (basta guardare chi, salvo eccezioni, lo rappresenta) tanti si esaltano nel farne uso per trarne ogni vantaggio personale possibile e ricordare, con i propri comportamenti, che fa schifo. Vuoi mettere il gusto di adoperare la bandiera per pulirsi il culo e poi vedere i militari scattare sull’attenti quando passi tu?
FA’ QUEL CHE DEVI, ACCADA QUEL CHE PUÒ
Quindi, meglio sarebbe ignorarli ‘sti leghisti, almeno li si illumina meno. Già, ma io non credo che i miei lettori, e non solo, siano così e comunque, ci sono silenzi che non ci saranno perdonati (e nemmeno certe parole, se va avanti in questo modo, persino se si tratta di “Restiamo umani”, scritto su un lenzuolo o una sciarpa, visto che la Digos rimuove il lenzuolo e identifica chi indossa quella sciarpa e non chi lo ha aggredito).
Fa’ quel che devi, accada quel che può. Perché non è vero che questo è “un mondo di merda”. Non tutto, diciamo.
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4 Comments
Antonio Venditti
Dott. Aprile sostengo da mesi che non si debba parlare di Salvini, ma di lega. se aggiungiamo la parola ” nord” rende l idea meglio.
Pino Aprile
Infatti, nello statuto, Nord c’è ancora
Michele
Bisogna parlarne, tanto è malissimo di Salvietta nera. Proprio come ne parli tu, in questo blog, senza propagandare il faccione del losco figuro. Senza rilanciare le stupidaggini del nullafacente ricuttaro, leader (in dialetto bolognese vuol dire ladro) di quel partito xenofobo della lega merd che un timorosi M5S ha elevato al governo di questo paese. Parliamone, e sottolinea o tutte le magagne che ridicolizzato il Salvini. Passerà la nottata.
Pino Aprile
Magari sapere già che ora è…