PER I PARLAMENTARI DEL SUD, PERÒ, È PIÙ URGENTE E NECESSARIA LA TAV TORINO-LIONE
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I treni, al Sud, sono anti-diluviani, eppure ci piove dentro! Guardate cosa accade nella “littorina” (epoca fascista) in Calabria: una vergogna che non esiste al mondo. Ma i parlamentari meridionali (esclusi i cinquestelle, in questo caso) hanno votato come “priorità nazionale”, ovvero la cosa più importante e urgente per il Paese, la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione, pur giudicata “a perdere” e inutile dall’apposita commissione ministeriale, per far arrivare un quarto d’ora prima, fra una generazione, merci ormai sempre più ipotetiche, da Torino a Lione.
Il potere economico e politico del Nord saccheggia il Sud e lo deruba dei diritti alla salute, all’istruzione, alla mobilità (niente treni, strade, autostrade, città irraggiungibili, paesi che si svuotano, donne che rischiano di morire di parto, perché l’ospedale più vicino è troppo lontano o la strada per arrivarci è interrotta, dissestata, impercorribile), ma sono i complici terroni di quel potere coloniale che rendono possibile l’insulto, la ferocia e il saccheggio. Quelli frustano, ma gli schiavi da cortile tengono ferme le braccia ai loro fratelli schiavi da campo, perché siano frustati.
Cari calabresi, aspettate i vostri eletti quando tornano a casa dai giorni in cui sono a servizio parlamentare del Nord, offrite loro un caffè, invitateli a fare due chiacchiere e a prendere, anche solo una volta, il treno che prendete voi. Se si mostrano recalcitranti, fate la colletta, pagate loro il tempo che “sprecheranno”, ma fate in modo che almeno una volta, nella vita, chi ha avuto il coraggio di votare la Torino-Lione per le merci “la più importante e urgente” per il Paese, scopra in quali condizioni siete costretti a viaggiare (purtroppo il verbo è quello, anche se offensivo, applicato alle porcherie destinate al Sud). Sperando che almeno siano ancora capaci di vergognarsi, chiedere scusa, e avviare una battaglia campale in Parlamento, per spostare da Nord a Sud gli investimenti pubblici, perché Trenitalia risponda di questo scempio, e ne siano subito rimossi i vertici e tutti i responsabili.
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