GLI AMERICANI SI LIBERARONO BUTTANDO A MARE IL TÈ, I MILANESI SMISERO DI FUMARE SIGARI AUSTRIACI…
Dai libri di storia del futuro: l’Italia andò in frantumi quando i terroni smisero di bere prosecco veneto e decisero di brindare solo con bollicine autoctone (come se gran parte dei vini con etichetta nordica non fossero già meridionali sotto falso nome: un segreto di pulcinella). E non si accorgono di quanto l’astinenza da alcol subalpino ricalchi metodi e vicende storiche, di cui chi oggi punta il ditino accusatorio, di solito loda proponenti e praticanti (incluso se stesso).
Vi aiuto a ricordare?
Tutti ammirati e dalla parte di Gandhi che, per piegare l’egoismo, il razzismo e il colonialismo della Gran Bretagna, tesseva da solo i panni per coprirsi elegantemente con poco (dire vestirsi potrebbe sembrare ironico). Lo imitarono in tanti, e questo mise in crisi il monopolio inglese tessile d’importazione.
Tutti dalla parte degli americani che si ribellarono alla prepotenza britannica, salirono con un inganno sulle navi che trasportavano il tè nella colonia del nuovo mondo e lo buttarono a mare.
Per non dire delle palle che ci hanno fatto con l’astinenza dal fumo di sigari austriaci, da parte di eroici milanesi che riuscirono addirittura a sopravvivere a qualche decina di ore senza fumare, pur di entrare nei libri di storia (il che ci fa finalmente capire perché non trovano posto, in quei libri di storia, le centinaia di migliaia di meridionali sterminati, incarcerati, deportati: erano fumatori).
E A FARE ORA LE “LEZIONCINE”, SONO I COMPLICI DEI RAZZISTI DA 30 ANNI!
Perché qualcosa va detta di questo ipocrita (o ignorante) stracciarsi le vesti, per qualche bottiglia in meno, facendomi (inaudita altera parte, salvo un’eccezione) destinatario di sagge riflessioni a senso unico con cui incolparmi di “seminare odio”, “voler dividere il Paese” (come fossero arrivati due ore fa, da Astra Centauri, non sapendo nulla dello scempio civile, politico e morale degli ultimi decenni, in Italia). Seminare odio? Detto da chi ci ha definito, perchè meridionali: porci, topi da derattizzare, merdacce mediterranee, colerosi che puzzano più dei cani e simpaticamente augura il nostro sterminio tramite terremoti, eruzioni vulcaniche, epidemie e così via, seminando amore e fratellanza? A far la morale è chi, per inclinazione personale e disciplina di partito (razzista) ha vomitato odio e ancora lo fa (additando, momentaneamente, altri pure più disgraziati, perché i voti dei terroni adesso servono)? A far la morale sono gli editorialisti che non hanno avuto mai nulla da obiettare sulle campagne razziste della Lega, i 300mila bergamaschi armati, i venti milioni di fucili e “l’indipendenza della Padania”, sminuendo tutto come “folklore” o “spirito territoriale”, e magari sotto-sotto (o sotto-sopra) condividendo e così rendendosi complici?
Ce ne vuole di faccia tosta!
NON SE L’ASPETTAVANO, PROPRIO QUANDO STAVANO PER RENDERE COSTITUZIONALE L’APARTHEID
Si coglie l’irritazione e lo stupore di chi non si aspetta (e non ammette) che l’altro, impunemente e da sempre discriminato, offeso, derubato (lasciate perdere le puttanate nordico-leghiste: guardate dove sono i treni, le strade, i centri di ricerca fatti con i soldi di tutti, le grandi opere pubbliche superflue, mentre si nega l’indispendabile altrove), osi alzare la testa, dire basta, pretendere equità, adottare iniziative che, ribaltando la subordinazione storica, mostrino che siamo ormai consapevoli e stufi di una violenza nascosta (dopo l’invasione armata) nelle pieghe di un sistema politico ed economico che ha creato, un secolo e mezo fa, la Questione meridionale e ora la porta all’estremo, pretendendo, addirittura, di rendere costituzionale, con l’Autonomia differenziata, che ci siano cittadini di uno stesso Stato che abbiano maggiori diritti e privilegi e altri che non abbiano nemmeno il minimo (quei Lep, livelli essensiali delle prestazioni, che i rapinatori di risorse pubbliche si ostinano a non far stimare, perché se no, non resterebbe nulla da rubare). Una differenza costituzionale di diritti si chiama Apartheid: esisteva in Sud Africa.
Costoro vogliono il Sud, ma subordinato, privo di infrastrutture, in modo che sia solo mercato e mai concorrente, insomma: colonia. E le colonie si affrancano in un solo modo: rifiutando le merci di chi le vuole tali.
I VOTI DELLA LEGA A SUD EVAPORERANNO PRESTO, COME QUELLI AL PD (2015) E M5S (2018)
Quello che non hanno capito lorsignori che ci schifano e ci vogliono morti è che il vento è girato, la pacchia è finita e non si illudessero per i voti fascisti e di dispetto presi dal kapitone a Sud: li vedrete evaporare in breve, come è accaduto al Pd, che aveva fatto il pieno nel 2015 e poi ha fottuto il Sud, al M5S che ha fatto il pieno nel 2018 e poi ha consegnato il Sud ai suoi nemici storici (ora, pare che ci siano seri ripensamenti, dopo le mazzate prese, fra i cinquestelle. Vedremo se questo si tradurrà in fatti di diverso segno).
Sappiamo benissimo che il Nord non è solo Zaia, Salvini, Fontana, Borghezio, Bossi, Centinaio, Calderoli, Giorgetti…; non è solo quei consiglieri regionali lombardo-veneti-emiliani del Pd complici della Lega (ne appoggiano l’Autonomia di rapina con un documento unitario!); sappiamo che non si può incolpare più di tanto chi, a Nord e a Sud, si è convinto che i meridionali sono tutti ladri, mafiosi, sfaticati e corrotti (detto da gente del Mose, dell’Expo, della Tav, delle Pedemontane, degli scandali della sanità formigoniana e lombarda in generale), considerato che da almeno 30 anni, il telegionale di Stato, Tg1, e i maggiori quotidiani li descrivono così, dedicando loro appena il 9 per cento del tempo, pur se sono il 34 per cento della popolazione e abitano il 40 per cento del territorio.
SERVE “LA RIVOLUZIONE DEGLI ONESTI” DEL NORD E DEL SUD
Gli onesti male informati sono nostri interlocutori. Abbiamo disponibilità e pazienza. E una sana “rivoluzione degli onesti” ci vuole. Discriminati da chi ci porta le sue merci, rispondiamo usando il solo linguaggio a cui sono sensibili, i soldi, discriminando le merci di chi ci deruba e ci offende.
Non abbiamo bisogno di tessere da soli le nostre pezze, perché abbiamo già chi sa farlo bene e con gusto. E chi sa fare ottimi spumanti, e il riso di Sibari e il rinato riso siciliano che i piemontesi, per unificare l’Italia, si capisce, ci impedirono di continuare a coltivare, e…
Il prosecco è l’inizio.
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17 Comments
Giuseppe
Ho gia’ iniziato da un bel po’ a consumare solo prodotti del SUD. Mi sta sullo stomaco salvini e i suoi accoliti.
Sono PIÙ colpevoli pero’ coloro che al SUD danno il loro voto a questa gentaglia che e’ più criminale per il disegno
di impoverire ancora di più e tenere al guinzaglio la nostra gente.
Pino Aprile
la condizione di sudditanza e informazione distorta spiega quei voti. La diffusione di consapevolezza corregge
gianfranco di leva
Noi per liberarci dovremmo smettere di guardare Rai-Mediaset-Sky-La7, ma la vedo difficile.
Pino Aprile
cose ben più difficili sono state fatte da chi ci ha creduto. ce la faremo
Pino Aprile
no è difficile
Gianni Canzanella
Gran bella riflessione, Pino. Da tempo mi impegno a cercare prodotti made in sud, dai cibi ai cotton fiock. Che te lo dico a fare. L’esempio di Gandhi è illuminante. Dammi un po’ di tempo e ti mando i risultati di una mia ricerca (da consumatore) sui prodotti che, nonostante tutto, è possibile acquistare presso la grande distribuzione e non. Credo sia giunto il momento di condividere queste esperienze e di attivare questo circolo virtuoso. Altro che prosecco!!!
Pino Aprile
ottimo. Attendo i risultati della tua ricerca, grazie
Tino
Salve a tutti Voi, allora; penso che bisogna fare sempre i distinguo nel senso che non tutti vorrebbero la separazione o la scissione dell’Italia, sia al Nord che al Sud. Il problema sta nel diffondere la verità anche al Nord, sensibilizzare le genti raccontando il vero, di come sono andate veramente le cose, di quello che per ovvia convenienza viene raccontato e tramandato nei secoli ecc ecc. Le prove le abbiamo e anche tante, quindi metterli spalle al muro una volta per tutte e fargliela smettere. Occorre riuscire a andare nelle reti pubbliche a raccontare le verità, esempio su Rai 3 da Corrado Augias in ” Quante Storie” in onda alle h 12,45 circa di tutti i giorni oppure sempre su Rai 3 da Paolo Mieli su “Passato e Presente”, in onda subitissimo dopo (al momento fanno le repliche della stagione passata), ci sono tante trasmissioni serali anche, le conosciamo, vero ? Non bisogna snobbare le reti pubbliche, anzi è da lì che la conoscenza della verità passerebbe e divulgherebbe a livello nazionale. Allora sì, potremmo cominciare a parlare sotto un’unica Bandiera un’unico Stato e anche chiedendo le dovute scuse i dovuti risarcimenti di tutti gli scempi ruberie razzie ecc che abbiamo subito. Riflettiamo bene … A tutti Voi, Cordialità
Pino Aprile
forse avrai notato che Augias e Mieli, con competenza ed eleganza (quando sonoi beceri e ignoranti, la cosa si nota subito, invece) propongono la versione a senso unico, con i soliti due-tre cantori ufficiali della “versione antica e accettata”, senza alcuno spazio a voci dissonanti. Quando è capitato che lì quelle voci arrivassero (io, Gratteri, da Augias; Mieli ha le porte blindate), il conduttore ha preso le distanze, cosa che non fa in altri casi. La secessione non è il fine, il fine è l’equità; in mancanza della quale, non resta che la secessione
Tino
Assurdo e inverosimile; Mieli è di origini Ebrea, come può trincerarsi e rifiutarsi di proporre altri simili accadimenti storici come il nostro ? Pazzesco inaccettabile, la Rai è pubblica occorre indagare. Intanto semmai insistiamo con Augias, non bisogna mai arrendersi, guai, vogliono quello, la verità deve venire a galla. Scriviamo anche ad Amnesty International, alla Corte Europea dei Diritti Umani, all’Onu. Insistiamo e avremo risposte ecc, mai arrendersi. Saluti
Pino Aprile
Mieli ha scritto ottime e coraggiose cose di revisionismo storico e sul risorgimento; ma nel programma che fa in rai stento a riconoscerlo. Non so dire altro
Tino
Capisco …, riflettendo mi viene in mente che qui in lombardia (non so in altre regioni) già da un po’ di tempo vediamo TGNORBA 24. Rivolgersi dal Direttore Enzo Magistà o chi per Lui e pianificare e creare un programma atto a diffondere la verità che non c’è neanche nei libri di storia, la divulgazione le ragioni ecc. Ma un programma fatto a doc, dettagliato, di varie puntate, con anche repliche ecc. Volere è Potere … Stia Bene Signor Pino Buona Estate
Pino Aprile
Quel canale lo conosco; ho anche lavorato, per un breve periodo, a Telenorba. Una tv commerciale ha un’altra “mission”
Tino
Dimenticavo, ce anche un altro canale ( TRM h24 non ricordo se Pugliese o Lucano) visibile in lombardia, documentarsi se si ritiene che il gioco vale la candela … Di nuovo … Saluti
Pino Aprile
Purtroppo non ho tempo di farlo. Ma grazie lo stesso
Cesare Reato
Grande Pino Aprile! dopo aver letto i tuoi libri, già compravo solo tonno Callipò, anche se più costoso, sicuramente molto più buono. Occorre quanto prima una più articolata iniziativa Compra Sud.
Pino Aprile
lo si sta facendo, dal basso e sempre più diffusamente