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FIRMATE PER LA COMMISSIONE D’INCHIESTA EUROPEA SULLA QUESTIONE MERIDIONALE

OGNUNO VOTI COME VUOLE, MA CHIEDA AI PROPRI CANDIDATI IL SÌ ALLA COMMISSIONE https://www.change.org/p/pino-aprile-appello-per-qualcosa-di-meridionale-alle-elezioni-europee?recruiter=935429667&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&recruited_by_id=f29de660-2ce8-11e9-b3d1-e361b7e5b06e

A cosa mira l’appello lanciato in estremis per i voto delle europee? Non a raccogliere molte firme e adesioni (vanno benissimo, sia chiaro: più sono meglio è, pur nelle poche ore che mancano per il voto), quanto impegni da parte dei candidati, perché chiedano, se eletti, il varo di una Commissione parlamentare europea di inchiesta sulle politiche dei governi italiani a danno del Sud, condannato a un ritardo di infrastrutture (treni, autostrade, aeroporti, porti, scuole, sanità) incompatibile con il territorio europeo. Non importa di quale schieramento politico siano i candidati (tolti, ovviamente, quelli la Lega, che esiste per derubare il Sud, e i partiti meridionalisti, che nati per sostenere ragioni e diritti del Sud, non possono essere chiamati a dichiarazioni a titolo personale, su quelli).

GIÀ L’OK DI ESPONENTI VERDI, M5S, SINISTRA (LEGA ESCLUSA, OVVIO!)

Così, a solo titolo di esempio: in queste poche ore, si sono detti disponibili Crocefisso Aloisi, candidato con i Verdi, che, se eletto, porterà a Bruxelles anche l’assurdo di un Paese che, a tutela della salute dei cittadini e in ossservanza delle proprie leggi, sopprime lavorazioni dannose a Genova, ma le sposta a Taranto, come se lì non ci fossero italiani aventi gli stessi diritti; la richiesta della Commissione d’indagine è nel programma di Gianni Fabbris, candidato con la Sinistra, che da una vita si batte per i diritti negati del Sud e, soprattutto, per la sua agricoltura; mentre Rosella Cerra, pur non candidata (è stata la più votata in Calabria nelle elezioni interne dei cinquestelle), sostiene questa iniziativa da sempre e la propone al M5S.

CHI SI ASTIENE È COMPLICE

È solo per mostrare che il diritto del Sud all’equità è altamente politico, non partitico. Ognuno voterà, quindi, secondo le proprie inclinazioni, per lo schieramento che preferisce, ma se ritenete che non si possa ignorare, senza esserne complici e colpevoli di omissione, che il Mezzogiorno sia stato massacrato e deprivato sino a essere l’unica macro-area europea senza una propria banca; priva collegamenti aerei decenti, senza autostrade sufficienti o definibili tali (la Salerno-Reggio Calabria è stata adeguata ai canoni europei per imposizione di Bruxelles all’Italia e l’hanno inaugurata “finita”, nonostante 70 chilometri da terzo mondo, solo per pagliacciata di Renzi Delrio e Gentiloni: ricordatevene quando andate a votare), con università penalizzate da governi di ogni colore e che l’attuale ministro leghista, con un’immondo decreto razzista già pronto alla firma, vorrebbe portare alla chiusura, finanziando atenei di eccellenza solo a Nord, eccetera… ecco, se ritenete che a tutto questo va messo fine, visto che l’Italia non lo vuole, si rivolga ognuno di noi ai candidati del suo schieramento e chieda di impegnarsi a portare il nostro Paese sul banco degli imputati, in Europa, per aver creato la Questione meridionale e per le politiche razziste a danno di un terzo della popolazione e del territorio. Si chieda una Commissione d’inchiesta europea e, se le accuse saranno provate (un secolo e mezzo di prove), si abbia una Norimberga e un potere continentale che obblighi il nostro Paese all’equità.

PER UNA NORIMBERGA SUL SACCHEGGIO DEL SUD

Se pensate sia giusto, firmate e chiedete ai vostri candidati di farlo. Non importa essere tanti (in poche ore…), ma essere decisi e insistenti. Perché cominciamo ora, ma inseguiremo (benevolmente, si capisce) i nostri parlamentari europei per tutto il loro mandato. In casi come questi, chi si astiene è colpevole. Non è più tempo per temporeggiatori e paraculi.

La pacchia dei saccheggiatori del Sud deve finire.

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