Questo libro
Da un secolo e mezzo, i meridionalisti muoiono senza veder la fine della Questione meridionale, nata in Italia con l’annessione violenta del Regno delle Due Sicilie al regno sabaudo. L’Italia unita mi piace, ma alla pari; e la Questione meridionale mi dispiace più di quanto mi piaccia l’Italia unita.
Non voglio morire senza averne vista la fine. Ho sessantotto anni e siamo longevi in famiglia, fatevene una ragione.
Per cui: o finisce la Questione meridionale o finisce l’Italia unita. E io ci voglio essere.
P.S. Il mio lavoro è quello del divulgatore e, come altri, ha le sue tecniche. Per questo libro, ho ritenuto che la narrazione orale fosse più efficace di quella scritta: gli argomenti non si esauriscono in un capitolo, ma si ripropongono, dopo apparenti deviazioni sul tema, con frequente ricorso al “riresoconto”; ricompaiono più volte alcuni dati significativi e persino delle espressioni, per aiutare la memoria a legarli ai fatti cardine di questo lavoro. Ogni volta, mi rivolgo a chi non sa quanto ho sviluppato più compiutamente in altri libri. E riassumo, riepilogo: se una menzogna sempre ripetuta diventa vera, un’infamia sempre ripetuta diventa giusta. E sul Sud ci sono centocinquant’anni di menzogne e infamie da correggere. Ho immaginato di parlarvene e ho proceduto così, parando i fogli sotto la bocca perché le parole non cadessero per terra.